Campiglio: assemblea della Cassa Rurale di Pinzolo
Roberto Simoni ha respinto, alla grande, l’attacco portatogli da Flavio Maestranzi in una sfida tra commercialisti che ha tenuto col fiato sospeso fino a tardi i soci della Cassa Rurale di Pinzolo ed è stato riconfermato alla presidenza, incarico che riveste da alcuni mandati. Ha ottenuto ben 555 s suffragi contro i 196 del concorrente. I risultati del bilancio, buoni, per non dire eccezionali, in quanto conseguiti in un anno di crisi economica e finanziaria come quello appena trascorso – (utile netto di 1.776.102 euro, di poche migliaia superiore a quello dell’esercizio precedente, dopo aver erogato circa 300.000 euro a sostegno della attività di volontariato sociale, sportive e culturali, ed aver effettuato investimenti a tassi agevolati agli imprenditori locali per circa 10 milioni di euro, in pratica tutto quanto depositato dai risparmiatori) – sono stati esposti dal presidente e dal direttore Giorgio Dissegna, richiamati dal presidente del collegio sindacale Fausto Aldrighetti e dal dottor Bazzoli della Federazione e votati all’unanimità fra gli applausi. di un’ assemblea mai così numerosa, composta da ben 642 soci. Cui vanno assommate 232 deleghe. In pratica hanno partecipato all’appuntamento e alle votazioni quasi 900 dei 2049 che compongono la base sociale dell’istituto. Che è cresciuta anche quest’anno di ben 87 unità, a testimoniare quanto l’ente sia radicato sul territorio. Nella circostanza ancora una volta si è toccato con mano come la Cassa rurale rappresenti un vero, concreto punto di riferimento per la gente del posto, una garanzia, una sicurezza, quanto il suo ruolo sia fondamentale per la vita sociale, il sostegno e lo sviluppo economico della zona, di cui ha fatto da volano fin dalle sue origini. Ma ieri pomeriggio più che sui dati di bilancio l’interesse dei soci si è appuntato sulle contese tra i candidati ai diversi incarichi in scadenza. I loro interventi li hanno costretti a stare nell’auditorium fino dopo le diciotto in una riunione che sembrava non finire mai. Quindi si sono avute le votazioni, anch’esse prolungatesi fin verso le 20, e poi è toccato allo spoglio delle schede. Oltre alla presidenza con il duello tra l’uscente Roberto Simoni e Flavio Maestranzi, erano in palio due posti di consigliere. Se li sono contesi i due uscenti, cioè l’ingegner Riccardo Maturi (che era anche vice presidente) e Modesto Povinelli, insidiati da Fabriza Caola (molto apprezzato il suo intervento), da Tiziano Monfredini, Lucio Binelli e Agostino Lorenzetti. Sono stati riconfermati, il Povinelli, che è di Carisolo, per il rotto della cuffia con 252 voti, cinque i più di Tiziano Monfredini, di Giustino, una vera sorpresa. Buona il risultato di Fabrizia Caola, unica donna in lizza, con 176 consensi, e senza nessuna sponsorizzazione. Si vede che per le donne nel consiglio della Cassa rurale i tempi non sono ancora maturi. 150 voti sono andati a Lucio Binelli e 112 ad Agostino Povinelli. In scadenza pure il Collegio sindacale. Visto che Fausto Aldrighetti, il presidente uscente del collegio, era rimasto il solo candidato a quel posto è stato riconfermato per acclamazione. Così come per acclamazione sono stati nominati i probiviri Ruggero Carli, Enrico Cozzio ed Antonio Cozzio, effettivi ed i supplenti Remo Maffei e Remo Lorenzetti. Si sono ripresentati pure i due membri effettivi uscenti del collegio sindacale che sono stati riconfermati: Disma Pizzini con 421 voti e Rosa Maturi con 359. Lontani gli sfidanti: Michele Ballardini con 132 voti, Felice Maganzini con102 e Alessandro Piva con 84 suffragi. Alla guida della Cassa rurale tutto è rimasto invariato. Segno che la gente è contenta di guanti ne stanno alla guida.[/A_CAPO]