Circonvallazione: intervento del difensore civico
Venerdì 16.02.07 sera alle 20 e 30 nel teatro comunale di Giustino l’assessore Silvano Grisenti si confronterà con gli amministratori e la popolazione di Carisolo, Pinzolo, Giustino e Massimeno sulle ipotesi di circonvallazione presentate dalla Provincia alla VIA. Si tratta di un tema particolarmente caldo, sul quale si sono registrate diversità di opinioni tra la scelta “di riferimento” della Pat e quelle auspicate dai residenti. Nei giorni scorsi ci sono stati cittadini di Pinzolo che si sono addirittura appellati al Difensore Civico. La signora Donata Borgonovo Re si è prontamente attivata presso la signora Clara Faes e l’ingegner Maurizio Tava della Via manifestando loro le preoccupazioni dei residenti (“non vorrebbero che la nuova viabilità costituisse una nuova ferita per il territorio e rappresentasse l’ennesimo sacrificio per l’ambiente montano e i suoi abitanti”) insieme ad alcune riflessioni. Il suo è un invito ai tecnici a voler “individuare la soluzione che soddisfi meglio l’interesse generale delle comunità coinvolte” e una raccomandazione a tener nel dovuto conto “le osservazioni presentate dai cittadini e dai gruppi sulle diverse ipotesi progettuali, alla luce delle esigenze di protezione ambientale”. Osserva “come sia sempre più indispensabile dare effettiva sostanza alla tanta invocata partecipazione dei cittadini ai processi decisionali pubblici, non limitandosi a ‘raccogliere’ osservazioni quanto piuttosto a ‘valutarle’ nell’ottica di una definizione degli interessi pubblici da soddisfare. Tanto più nei casi in cui gli interessi coinvolti nella procedura siano potenzialmente configgenti (mobilità e protezione dell’ambiente, realizzazione nuove arterie stradali e abbattimento dell’inquinamento atmosferico e acustico) e laddove le prospettive di costi a breve termine inferiori non inducano a più prudenti valutazioni sui possibili effetti a medio e lungo termine dell’intervento.” “Osservo – scrive ancora la Borgonovo Re – come le esigenze di preservazione del territorio e di protezione e salvaguardia dell’ambiente obblighino i decisori pubblici ad utilizzare maggior cautela e prudenza nel disegnare gli assetti della presenza antropica. Una viabilità che vada ad occupare, peraltro all’interno di una stretta vallata e non certo di una vasta pianura, porzioni di terreno ancora intatte oppure, addirittura, occupate dall’alveo di un fiume (se ho ben compreso, ci sarebbe in questo caso una incompatibilità con quanto disposto dal PGUAP, fortunatamente sovraordinato ad ogni altro strumento pianificatorio), costituirebbe una prospettiva inaccettabile sotto il profilo ambientale. Piuttosto, andrebbero ricercate soluzioni che, pur non negando le esigenze di una più comoda mobilità (ancorché soprattutto turistica, e dunque legata ad esigenze stagionali) consentano di non intaccare il patrimonio naturale ed ambientale, tutelando altresì la qualità della vita della comunità che non dipende esclusivamente dalla velocità degli spostamenti in automobile, ma dipende piuttosto dalla qualità dell’aria, dall’integrità del paesaggio naturale, dall’armonia dei centri abitati, dagli spazi verdi, dalla sicurezza dei corsi d’acqua”.
Conclude infine il Difensore civico: “Credo sia superfluo ricordare che il nostro scarso rispetto per le esigenze del territorio ha già profondamente, se non irreversibilmente, alterato il difficile equilibrio tra uomo e natura; dunque, ogni nuova decisione che va ad incidere su questo equilibrio richiede valutazioni prudenti, rigorose e sobrie.. Non possiamo più permetterci di sprecare risorse naturali sempre più scarse e sempre più fragili”.