Circonvallazione: problemi emersi a Giustino con Grisenti
“La soluzione in galleria a monte del nostro paese mi preoccupa molto”, confessa Luigi Tisi, sindaco di Giustino, nel replicare alla domanda di un suo concittadino (Silvano Maestranzi). “Non tanto per gli aspetti tecnici quanto per le ripercussioni che potrebbe avere sulle sorgenti che riforniscono il paese d’acqua potabile. La costruzione del tunnel potrebbe deviarle o farle scomparire. E noi non possiamo assolutamente permettercelo. Già adesso in certi periodi abbiamo problemi di rifornimento per la parte alta dell’abitato…” Grisenti spiega che la Provincia si è data una normativa adeguata ad affrontare problemi come questo. “Se un’opera che interessa più comuni ne danneggiasse uno, in nome dell’utilità generale questo dovrà essere ristorato dei suoi sacrifici”. Nel caso specifico l’acqua necessaria a Giustino dovrebbe venir fornita da Pinzolo e Carisolo che ne hanno in abbondanza in Val Nambrone e altrove. “Similmente”, continua l’assessore Pat nel rispondere ai quesiti posti da Nicolò Ballatore e Stefano Tisi, proprietari di un agritur e di un’azienda con maneggio nella piana a valle dell’abitato, “se fosse necessario sacrificare queste strutture per realizzare il bypass in fregio al Sarca ci impegneremo anzitutto per trovare delle soluzioni di mimetizzazione compatibili con le loro attività, e, se questo fosse impossibile, per trasferirle nei luoghi adatti ad ospitarle al meglio”. Loris Tisi, assessore ai lavori pubblici del comune di Giustino, chiede lumi sul radon, il gas che si volatilizza dal certe rocce – di cui si era parlato ai tempi della “guerra dell’uranio” – al centro delle discussioni dei giorni scorsi. L’ingegner De Col confessa di non aver tenuto conto di questa variante nella redazione dei progetti, ma che il problema esiste, per quanto ridotto, limitato al deposito dei materiali inerti estratti dal manufatto e a quanti lavorano allo scavo nella galleria. Promette di procurarsi i dati necessari per poter aver sotto controllo anche questa situazione. Sul tema interviene anche l’ingegner Massimo Caola, per rassicurare l’opinione pubblica circa l’insussistenza del pericolo radon se si passasse in galleria dietro alla cava Maffei. Anche perché tutti i materiali scavati nel costruire la galleria dell’Enel oggi sono nella discarica di Giustino, sulla quale sono state edificate case e strutture, nelle quali mai si è rilevata con i contatori Geiger la presenza di radon in misura pericolosa. Camillo Cozzini, dato che i tempi previsti per realizzare la circonvallazione varierebebro da 7 (in fregio al Sarca) ad 8 (in tunnel) anni invita a riflettere sull’impatto dei cantieri con il paese per l’incessante passaggio di camion con gli inerti, la polvere e quant’altro. “Una questione cui stiamo già pensando – rassicura Grisenti – proprio per ridurre al minimo le sofferenze”. Il quale in conclusione di conferenza non si risparmia una provocazione: “La panoramica riprodotta sullo schermo mostra come Carisolo, Pinzolo e Giustino costituiscano un unico nucleo abitato. Mi domando perché non si possa superare la storia e pensare a un comune unico, col quale sarebbe più facile confrontarsi, senza esser costretti per ogni intervento a confrontarsi con tre realtà, ciascuna portatrice di interessi particolari, ed a mediare con ognuna a danno della velocità e dell’efficienza operativa?!” Luigi Tisi, il sindaco di Giustino rispondendogli gli ha spiegato: “Sul fatto che la programmazione generale debba tener conto di un’unica realtà convengo con l’assessore. Vorrei però ricordargli che se fossimo uniti a Pinzolo, noi e Carisolo rappresenteremo solo la periferia di Pinzolo. Ed essere periferia porta con sé parecchie conseguenze, a partire ad un certo decadimento sul piano sociale e della dignità. Meglio essere protagonisti, poter decidere fin che si può sul proprio territorio”.