Fiaba: Anna e l’orchestra della Val Genova
Nella valle dedicata a San Vigilio che si estende da Madonna di Campiglio alla città di Trento, nei boschi lungo la val Genoa, spesso Anna, una ragazzina di Bocenago, suonava il suo flauto traverso. Lo strumento d’ argento emetteva una dolce melodia che incantava gli usignoli e gli scoiattoli del bosco. Anche i turisti, dopo aver ammirato il fragore delle cascate Nardis, incuriositi dal suono melodioso, erano soliti sedersi in terra, la ascoltavano, proprio come accade nelle grandi città dove si affolla la gente per sentire chi si esibisce nelle piazze delle chiese.
Due giovani cremonesi, Marco e Giuseppe si fermarono davanti ad un albero e dai loro zaini tirarono fuori fischietto e chitarra che di sera usavano per tenere calmi i ragazzi alloggiati in un hotel di Campiglio.
In men che non si dica, Anna con il flauto, Marco con il fischietto e Giuseppe con la chitarra, dopo essersi guardati e magicamente intesi, si misero a suonare l’ inno alla gioia.
Una bimba di 9 anni di nome Sara si mise a cantare, ma era talmente stonata che spaventò lo scoiattolo che fuggì nel bosco. Allora pensò di chiedere all’ usignolo istruzioni per cantare meglio.
Così “LA LA LA-OH-OH-OH-SU-SU-SU!!!” e pian piano imparerò a cantare tanto da accettare la sfida dell’ uccellino che le propose di intonare un canto tipico della Valle Genoa.
“Oh strega Albina, che a tutti sei vicina,
oh strega Caterina che fra tutte sei la più carina,
oh strega Emanuela che hai sempre in mano una mela,
oh strega Bella che fra tutte sei la stella
aiutatemi con una pozione magica a cantar sempre meglio….”
Così la voce di Sara si armonizzò con il flauto di Anna, il fischietto e la chitarra, tanto da formare per quel pomeriggio l’orchestra della valle Genoa.