Intervista a Cecilia Maffei
“A tutta velocità da Pinzolo a Vancouver” si legge sulla gigantografia esposta in piazza Libertà sulla facciata del municipio vecchio accanto al grande albero di Natale. Vi compare Cecilia Maffei, pattinatrice di Pinzolo, che difenderà i colori azzurri alle Olimpiadi invernali di Vancouver, grande porto canadese sull’Oceano Pacifico, nelle specialità dello short-track. Gliel’ha voluta dedicare la comunità intera, riconoscente, omaggio ad un’atleta, tanto schiva e modesta, quanto tenace e grintosa, divenuta uno dei punti di forza della nazionale dopo esser salita sul podio già a Torino 2006 con le sue compagne della staffetta (allora però come riserva). Un brutto incidente due anni fa sembrava averle interrotto o, comunque, condizionato la carriera. Invece si è ripresa, grazie alla sua forza di volontà, ad un carattere e a una temperamento da brividi. E’ divenuta più forte di prima, fra le prime al mondo. L’abbiamo incontrata il giorno di Santo Stefano presso la zia Ivana nel negozio di fotografo di Danilo Povinelli, dove si era recata per salutarli tra una gara e l’altra, di fretta, come sempre, tra un volo in Canada ed uno in Giappone, con tappe in Corea, in Cina e in Usa. La ascoltiamo: “A Pechino e a Seul abbiamo disputato ad ottobre le prime due gare di Coppa del Mondo; a novembre e dicembre siamo state a Montreal (Canada) e a Marquet (Stati Uniti) per le altre due tappe del medesimo torneo. Queste ultime però servivano da selezione per le Olimpiadi invernali che si terranno a Vancouver il prossimo 12 febbraio. Nella nostra disciplina vi sono ammesse solo otto squadre nazionali a disputarsi il titolo nella staffetta partendo dalle semifinali, e 36 atleti negli individuali, tre per ogni nazione, sulle distanze dei 500, 1.000 e 1.500 metri. La squadra maschile ha centrato tutti gli obiettivi, la nostra invece è riuscita a qualificarsi nella staffetta accanto a Corea, Cina, Giappone, Canada, Usa e ad un paio di squadre del centro Europa. Per le prove singole, tre di noi disputeranno i 500 metri, due i 1000 e due i 1.500. Parteciperò alla staffetta e ai 1500 metri, anche se la cosa non è ancora stata ufficializzata”. Ci confessa di trovarsi in forma, a buon punto “ma il top della condizione lo raggiungeremo per febbraio. Fabio Magarotto e Michele Antoniolli, i nostri allenatori, hanno programmato il tutto per quella data e finora tutto procede secondo il calendario previsto. Devo dire che sono persone straordinarie”. Cecilia, 25 anni, i primi passi sugli schettini al palazzetto di Pinzolo, cresce e si fa le ossa nello Sporting Ghiaccio locale, dove raggiunge traguardi prestigiosi nelle categorie giovanili; passa quindi agli Sportivi Ghiaccio di Bormio, sede della nazionale, partecipa alle Olimpiadi di Torino ed infine viene chiamata a far parte delle Fiamme azzurre, la squadra del Corpo di Polizia penitenziaria, dove si sistema dopo tanti sacrifici, combinando lavoro e pratica sportiva. Pronostici per Vancouver? “Intanto è già stato un risultato esserci qualificate fra le prime otto nazioni al mondo. Certo noi ci proponiamo di salire sul podio. Non sarà facile. Cinesi e coreane sembrano di un altro pianeta. Il terzo posto potrebbe essere alla nostra portata, ma tutti sono forti, anzi siamo forti, perché anche noi stiamo andando molto bene. Poi ci vuole fortuna, una caduta, un imprevisto può mandare a monte il lavoro di tutta una stagione o farci addirittura vincere”. E’ molto contenta perché questa volta andranno a sostenerla papà Fernando, mamma Maria con i fratelli Mattia e Marco. Ed ovviamente non intende far loro attraversare l’oceano per niente. “E non è detto che possiamo aggregarci anche noi”, aggiungono gli zii Ivana e Danilo. Di sicuro il paese di Pinzolo è tutto con lei.[/A_CAPO]