Pinzolo: Carola Ferrari e dintorni
“Che Ugo Rossi avesse avuto intenzione di scaricarmi lo avevo capito da tempo, per le sue mire politiche e per opportunità di tipo clientelare, non certo nell’interesse del PATT e dei principi cui si ispira di radicamento sul territorio e di portavoce delle sue istanze.” Va giù dura Carola Ferrari dopo aver appreso tale notizia da un comunicato stampa apparso ieri sui giornali. Che porta la firma di Ugo Rossi, Daniele Bertolini, coordinatore comprensoriale e di Claudio Maffei, segretario della sezione di Pinzolo. “Un minimo di correttezza avrebbe voluto fossi stata informata da loro”. Fa presente che Claudio Maffei, cugino di William Bonomi, era stato nominato segretario della sezione PATT di Pinzolo cinque anni or sono, che la sua carica sarebbe scaduta dopo tre anni e che non è mai stata rinnovata. Quanto a Daniele Bertolini, genero del Maffei e nominato coordinatore comprensoriale è arrivato al PATT da poco tempo. Ugo Rossi è loro amico. Durante le elezioni le avevano fatto campagna contro tanto che il 29 maggio chiedeva per iscritto a Kasswalder, Rossi e a Giancarlo Cereghini, presidente della sezione locale “l’immediata revoca della nomina di segretario politico della nostra sezione per comportamento diffamante, scorretto e menzognero nei miei riguardi sia prima che durante la campagna elettorale appena conclusa e la convocazione dei tesserati per rinnovarne il Direttivo”. “Vorrei – aggiunge – che Rossi avesse sentito le dichiarazioni di Maffei contro il sindaco Bonomi nell’incontro esplorativo che abbiamo avuto con le liste all’opposizione prima di stipulare le alleanze. Dopo averne parlato male aveva detto che bisognava comunque stare con lui perché era nel partito di quelli che gestiscono l’economia del paese” (affermazioni confermate dagli interessati cui noi abbiamo telefonato). Quindi prosegue: “Per tornare agli indirizzi della nostra sezione, nella riunione del 5 marzo Luciano Binelli, fondatore della stessa, e iscritto da 44 anni al PAAT, proponeva un documento con alcuni punti ‘per salvaguardare l’unità del partito’. Testualmente: “per la determinazione degli incarichi saranno confermati gli stessi se il PATT riconfermerà i voti della precedente tornata elettorale (2 eletti). Per quanto riguarda l’incarico di assessore sarà nominato il candidato del PATT con il maggior numero di preferenze ottenute, anche nel rispetto della volontà popolare e della democrazia. Se il consigliere con maggiori preferenze sarà lo stesso della precedente tornata elettorale, manterrà le stesse competenze precedentemente esercitate. La determinazione degli incarichi assessorili sia altresì relazionata al numero di consiglieri ottenuti” Su tale documento tutti convennero. A fine riunione Claudio Maffei comincio’ a sbraitare e la seduta si sciolse. Tale documento venne mandato anche ai responsabili provinciali”. Ovvio – aggiunge – che io non lascero’ mai il PATT, ci sono da prima di Rossi e di Bertolini, ne condivido i principi e gli obbiettivi da sempre. E li difendero’. Né in consiglio andro’ all’opposizione. Da ultimo ho appreso, sempre dai giornali, che la settimana prossima ci sarà un incontro fra Panizza, Rossi, Bonomi, me ed altri per ricucire lo strappo. Il fatto è che io saro’ in Croazia in ferie, dove ho prenotato da tempo, e non potro’ essere presente. Penso che quando si stabiliscono degli incontri fra persone il minimo sia sentirle e concordare con loro data e luogo”.[/A_CAPO]