Pinzolo: dati visite alla chiesa di San Vigilio al 31 dicembre 2008
Quella di poter disporre di un servizio WC nelle pertinenze del complesso monumentale di San Vigilio è una delle istanze più pressanti avanzate all’ente pubblico da quanti accompagnano i defunti al camposanto durante i funerali o si recano sulle tombe per un saluto ai propri cari. Per non parlare dei turisti, numerosissimi, specie quelli che vi giungono in pullman ad ammirare gli affreschi dei Baschenis, in particolare le signore, spesso in difficoltà per far fronte ai loro bisogni. Se durante la stagione, quando gli impianti di risalita sono in funzione, costoro possono usufruire dei bagni della Spa Funivie o di quelli dell’Hotel Casteluce situati nei pressi, ma sempre a un centinaio di metri, negli altri periodi il problema talora si fa drammatico per tante persone. Basti pensare che durante il 2008 si sono fermati ad ammirare la chiesa di san Vigilio ben 240 pullman, 174 dei quali stranieri, mentre il numero dei visitatori registrati nelle ore di apertura dell’edificio al pubblico da parte della Pro loco di Pinzòlo ha toccato la cifra di 34.403 individui. Di questi 12.464 sono arrivati dall’estero, soprattutto dai Paesi di lingua tedesca (10.985 unità). E’ un’iniziativa che si sta rivelando strategica nell’ambito dell’offerta culturale non solo della località, ma dell’intero Trentino. E che andrebbe riconsiderata in funzione delle sue notevoli potenzialità a livello di programmazione scolastica e di promozione turistica. Cui sta pensando e dedicandosi seriamente Carola Ferari, assessore alla cultura del comune. I restauri, ormai ultimati, delle chiese di San Vigilio a Pinzolo, di Santo Stefano a Carisolo, di Sant’Antonio a Pelugo e di Sant’Antonio a Mavignola, oltre a quelli in atto a San Giovanni di Massimeno, permetterebbero di organizzare itinerari storico artistici di spessore, a carattere didattico, e di attivare manifestazioni, come concerti di musica sacra approfittando della straordinaria acustica degli edifici, conferenze od altro, destinate alla gente del posto e agli ospiti. Che sono diventati molto numerosi e rappresentano un patrimonio su cui val la pena di lavorare per far conoscere la Val Rendena e le sue attrattive, che non sono solo “naturali”. L’esame delle tabelle allegate da’ un’idea dell’ interesse sempre crescente per le pitture dei frescanti di Averara. Ad ammirarle sono arrivati studiosi, amanti dell’arte e curiosi da una cinquantina di nazioni differenti, dal Giappone all’Alaska, dal Sud Africa alla Svezia, parecchi dei quali appartenenti a religioni diverse dalla cattolica, uomini di ogni colore e dai caratteri somatici piu’ diversi. E scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari ai master universitari, associazioni ed enti vari: dai Centri studi ai gruppi della Sat, dai Circoli aziendali dei lavoratori a quelli della terza eta’. E poi docenti ed allievi degli atenei di Vienna, Berlino, Oxford, Monaco di Baviera, Milano, Trento, Bolzano e persino di Hong Kong, esperti d’arte da Cipro, dal Sud Africa e da Malta, letterati dai Paesi Bassi e storici dalla Francia e dalla Svizzera… Va aggiunto che la chiesa di san Vigilio ormai è entrata negli itinerari predisposti da gruppi ed agenzie di viaggio, specie tedesche, che operano sui laghi di Garda, d’Idro e di Molveno, persino d’Iseo, oltre che in Val di Sole, ed è diventata una sosta obbligata per i loro pullman, prima di far tappa alle Cascate di Nardis in Val Genova. [/A_CAPO]