Pinzolo: distribuzione degli alberi da frutto
“(Agricola) serit arbores quae altero saeculo prosint” Il contadino mette a dimora le piante di cui godranno i benefici le generazioni che verranno dopo di lui. Gli alberi impiegano tempo (più stagioni, spesso anni) a crescere e a produrre frutto. Ciò non toglie che lui li semini. La previdenza caratterizza il lavoro del contadino. Che non teme la fatica e trova soddisfazione, gioia, nel pensare e nel provvedere al bene dei figli, e dei nipoti…Naturalmente con l’aiuto della terra. Che non tradisce mai ed è sempre generosa. Il concetto, proposto da Virgilio nelle Georgiche per invogliare la gente ad abbracciare il lavoro dei campi, venne ripreso in epoca fascista con diverse iniziative promozionali. Fra queste la distribuzione da parte del comune agli alunni delle prime classi elementari di un alberello da frutto da trapiantare nelle pertinenze della propria abitazione, così da poterlo tenere sotto gli occhi, accompagnarlo nella crescita e curare tutti i giorni; e insieme al quale percorrere il cammino della vita. La simpatica tradizione a Pinzolo è rimasta viva e si ripete tutti gli anni a primavera. Così giovedì mattina le assessore Carola Ferrari a Pinzolo e Giovanna Binelli a Madonna di Campiglio insieme ai custodi forestali (che hanno insegnato agli alunni come metterle in posa, potarle e fornito altre istruzioni), hanno consegnato le piantine agli scolari delle prime classi elementari delle due località. Ai 19 ragazzini del capoluogo, situato a 800 metri d’altitudine, sono stati dati 6 ciliegi, 6 albicocchi, 5 meli e 2 susini, ai 13 bambini della frazione, che si trova a quota 1.500 metri sono stati distribuiti mughi, ginepri e conifere nane. [/A_CAPO]