Pinzolo: il paese sotto shock
“Ma Cristo dov’era?!” “Se mi avessero fatto questa domanda, mi avrebbero messo in grande difficoltà” confessa don Benito, il parroco di Pinzolo, anche lui ancora scosso dal tragico evento. Giovedì sera, appena saputa la notizia dell’incidente era corso in casa Binelli, dai genitori e dai fratelli di Tiziana per portare una parola di conforto, esprimere la solidarietà dei parrocchiani. “Sono stato lì in silenzio, accanto a loro, per condividere la loro pena. Il silenzio vale più di tante parole. La vicinanza di persone amiche, sentire la loro partecipazione, avvertirne il calore in situazioni così piene di sofferenza aiuta a superare i momenti più difficili. La disgrazia è immane, il dolore indicibile”. Ha ricordato Tiziana e Diego nella messa di ieri mattina, invitando i fedeli a pregare per loro; ha trascorso la mattinata in loro compagnia ed ha concluso il rito della sera col De Profundis in loro suffragio. Nel tardo pomeriggio di domenica, alle 18, ne celebrerà i funerali. Il paese, il giorno dopo, è ancora sotto shock. “Non sono riuscita a chiudere occhio stanotte pensando a quella povera gente. Non si sa cosa dire. Destini…ma…” i commenti delle donne. Gli uomini non parlano. Ma i loro occhi, i loro gesti, i sospiri tradiscono emozioni profonde. La tragedia di una famiglia è diventato il dramma di una comunità. Che non sa capacitarsi di quanto accaduto a persone così giovani, stimate, che si facevano volere bene da tutti. Tutto il giorno è stato un pellegrinaggio continuo a casa Binelli, soprattutto di giovani, amici e amiche dei fratelli di Tiziana e di suo marito Diego. Lo zio Luciano entra in casa, poi ne esce a fumarsi una sigaretta, poi rientra, per tornare di nuovo fuori dopo qualche minuto, turbato, accorato: “Davide (il papà) non riesce a darsi pace, è stata una mazzata da cui stenta a riprendersi. Sto lì con lui, cerco di rispondere alle sue domande. Così per un po’ si calma. Certo che è dura. Renata (la mamma) sta dimostrandosi un po’ più forte. E’ uscita in macchina con il figlio Diego a fare la spesa…Certo che per riprendersi ce ne vuole”. Mary, la sorella di Tiziana è rimasta a Verona ad assistere Denise in ospedale. Tornerà forse lunedì. Bisognerà trovare il modo di comunicare la notizia della morte di mamma e papà a Robert, un bambino di sei anni, che non è stato ancora informato di nulla. E poi il problema del recupero psicologico di Denise, già toccata severamente da un destino crudele, con dei problemi fisici fin dalla nascita. Per di più, unica superstite, ha vissuto sulla Passat il tragico evento della perdita dei genitori. Per non parlare di Rina, la mamma di Diego Maturi. Era al mare. A Rimini, quando ha visto arrivare Fabio, Roberto e Corrado ha avuto come un presentimento e si è sentita male. L’hanno ricondotta a casa. Quel figlio, dopo la morte del marito, e i due nipotini, specie Denise, la più grande, che aveva circondata di ogni cura, erano tutto per lei, la ragione della sua vita. Ora dovrà far da mamma e da nonna ai bambini. C’era festa e tanta allegria a Ruìna in questi giorni, con serate di giochi, concerti, spettacoli in vista della sagra di domenica. Tutto si è spento. Una cappa di silenzio si è abbattuta sul rione nel cuore di Pinzolo. [/A_CAPO]