Pinzolo: Lettera al Sindaco per la Biblioteca
Egregi Signori
Sindaco ed Assessore comunale alla cultura,
Ho letto all’albo del municipio la delibera con cui avete nominato il Consiglio di Biblioteca. Sono rimasto sconcertato da alcune cose. Che desidero sottoporre alla Vs. cortese attenzione. Fra i membri di diritto del Consiglio di Biblioteca (esterni ovviamente a quelli di diritto dell’ente pubblico) figura solo il parroco pro tempore e manca il presidente pro tempore della Sat. Devo pensare che in questi ultimi anni sia stato cambiato lo Statuto originale trascurando di rispettare l’impegno assunto a suo tempo dalla Biblioteca con la Sat. Le ragioni per cui alla Parrocchia e alla Sezione Sat di Pinzolo erano stati riconosciuti due membri di diritto nel Consiglio di Biblioteca sta nel fatto che in tempi grami, quando disponevamo di pochi libri, i due enti cedettero alla Biblioteca le loro due biblioteche, ricche di volumi e in modo particolare quella della Sat parecchio specializzata per quanto riguarda la montagna, fornita di pubblicazione rare e a volte introvabili. Penso che un impegno assunto vada sempre rispettato. Ai tempi in cui ero il responsabile della Biblioteca i consigli di Massimo Matteotti, Danilo Povinelli, Luciano Caola…furono preziosi e ci aiutarono molto nell’impostare le iniziative culturali di contorno. Se non figura più in Consiglio il posto riservato alla Sat, una gestione coscienziosa e rispettosa dei patti avrebbe dovuto farsi promotrice per far nominare il rappresentante della Sat almeno fra i membri indicati dalle associazioni, con una specie di “patto tra galantuomini”. Invece è capitato tutt’altro. Fra i rappresentanti indicati dalle associazioni culturali troviamo il nome di una persona, indicata come rappresentante de “L’Intesa”, associazione che non è nemmeno accreditata in comune (in municipio non ho trovato depositato lo Statuto come devono fare questi enti, né mi risulta essa abbia fatto attività, almeno in anni recenti). Pertanto quella persona non era né da invitare alla riunione delle associazioni per la scelta del candidato, né, per quanto degna, penso abbia le carte in regola per essere eletto nel Consiglio di Biblioteca. Di qui la necessità di provvedere alla sua sostituzione. Probabilmente nello spedire gli inviti alle associazioni gli uffici del Comune avranno fatto riferimento a elenchi datati. Lo deduco dal fatto che avevano invitato anche me, come presidente del Centro Studi. Ricevuta la lettera la ho restituita subito al mittente pregandolo di inviarla alla persona giusta. Mi risulta difficile pensare che un uomo della levatura morale del dottor Fabio Vidi, sempre nel giusto, inappuntabile e corretto, non abbia fatto presente la situazione de “L’Intesa” e di non avere i requisiti per essere nominato nel Consiglio di Biblioteca. Con questo scritto sono a chiederVi di ovviare a una situazione poco simpatica e di ripristinare la legittimità e la legalità del provvedimento. Un errore materiale si può sempre fare. Riconoscere gli errori commessi ed ovviarvi è caratteristica del saggio e delle persone responsabili. Ci conto
Con fiducia
Giuseppe Ciaghi