Pinzolo: prosegue a ritmi frenetici la realizzazione della pista Tulot
E’ destinata a diventare la novità più interessante della prossima stagione invernale non solo per la nostra zona, cioè per l’ambito sciistico che collega Pinzolo a Folgarida attraverso Madonna di Campiglio, ma per l’intero Trentino. Che non possiede una pista da discesa vera e propria. E che quindi viene a colmare una grossa lacuna, anche in vista dell’auspicato ritorno della 3TRE dalle nostre parti. Si tratta della pista “Tulot”. Tracciata sulle pendici settentrionali del Doss del Sabion scende fino a valle, dirimpetto all’abitato di Carisolo. Si tratta di un percorso molto impegnativo, con pendenze in certi tratti del 70%, larga dai 60 ai 90 metri e lunga circa due chilometri e mezzo. E’ destinata a sciatori provetti e di sicuro per loro rappresenterà un’attrattiva imprescindibile. Alla sua realizzazione si lavora dal settembre dell’anno scorso, quando vennero disboscate le aree necessarie. Quindi si comincio’ ad approntare il fondo ed a installare gli impianti tecnologici per alimentare i cannoni della neve artificiale ed a interrare i cavi elettrici. Opere che sono riprese a maggio, a stagione invernale conclusa, dalle ditte Misconel e Cunaccia Bruno. E che stanno proseguendo dal 6 settembre scorso a ritmi frenetici. Dopo aver costruito due briglie alla Rigozza è stato realizzato un selciatone in massi largo 8 metri e lungo 400 per raccogliere l’acqua della Sarca da inviare con grosse pompe fino alla grande vasca/laghetto situata a monte di Prà Rotond – a 862 metri di dislivello dalla presa a valle! – si è provveduto a sistemare i pendii con terre rinforzate, a realizzare canali di drenaggio, a intervenire su pendenze elevate con grande professionalità. In questi giorni ben 8 macchine scavatrici accompagnano squadre di operai altamente specializzati a sistemare sotto terra, dentro un fosso largo un metro e mezzo e profondo altrettanto, a fianco della pista i tubi di ghisa destinati al trasporto dell’acqua. Si tratta di pezzi lunghi 6 metri ciascuno, del diametro dai 25 ai 30 cm, del peso di 5 quintali. Condizioni atmosferiche permettendo, le imprese pensano di poter consegnare l’impianto di innevamento ultimato entro il 20 ottobre, con dieci giorni di anticipo sui tempi previsti dal contratto. Man a mano che prosegue l’interramento si procede al rinverdimento della pista con idrosemine, che consentono di inserire al meglio l’intera pista nell’ambiente. Visto da l versante opposto (dove abbiamo fatto le foto) ora lo sfregio alla selva sembra enorme. Una volta che il terreno del percorso sarà ridotto a prato, il fieno potrà servire agli allevatori. Verranno così recuperati a prato i numerosi alpeggi occupati in questi ultimi cinquant’anni dal bosco, che ha raddoppiato la sua estensione. La nuova pista del Tulot verrà inaugurata a Natale, sarà una strenna fuori dal comune per gli appassionati dello sci e per la promozione turistica dell’ambito.[/A_CAPO]