Pinzolo: Sessione forestale di mercoledì 18 febbraio
“Ci troviamo in un momento particolare, pieno di difficoltà nel mondo delle imprese; anche il prezzo del legname, già si è visto lo scorso anno, ne sentirà le conseguenze. Si puo’ prevedere un calo del 10-20 per cento nel 2009. Se fosse da essere egoisti, ai comuni converrebbe addirittura non tagliare la ripresa annua, ma lasciare le piante nel bosco a crescere in attesa di tempi migliori. Io pero’ vi invito a effettuare i tagli e a mettere all’asta i lotti. Per un fine nobile. Anche se non avrete grandi introiti, offrirete almeno opportunità di lavoro agli addetti del settore. Che è un gran cosa coi tempi che corrono”. L’invito del dottor Roberto Zoanetti, responsabile del distretto forestale delle Giudicarie, espresso nel tardo pomeriggio di mercoledì in occasione della sessione forestale, è stato accolto con piacere da Luciano Caola, assessore ai boschi e all’agricoltura del comune di Pinzolo. Ha promesso di seguire le sue indicazioni. Alla riunione, un’occasione importante per rendersi conto della situazione dei pascoli e dei boschi del comune e delle iniziative attivate o da intraprendere per salvaguardarli, migliorarne l’utilizzo e valorizzarli, erano presenti anche il dottor Felice Dorna, mano destra di Zoanetti, il responsabile della stazione di Pinzolo-Alta Rendena Virginio Parisi, i militi forestali Gelindo Collini e David Succetti, i custodi Andrea Sergio Rodigari e Fabio Caola oltre a Silvano Bonapace, responsabile dell’ufficio comunale cui fa capo il settore. Non molto numeroso il pubblico, ma parecchio interessato. L’ispettore ha parlato del nuovo Piano economico, 2009-2014, e della ripresa annua. Fino all’anno scorso Pinzolo poteva tagliare 6.500 mc ogni anno; da quest’anno la quantità è stata ridotta a 5.600 mc. “non per una minore produttività del bosco, ma per la scelta di lasciar riposare alcune zone”. Per la verità con i conguagli nel 2009 si potrà disporre ancora di 6.098 mc più gli schianti provocati dalla neve (circa 400 mc.). I lotti verranno individuati tutti lungo la traccia della nuova pista da sci che dal Tulot porta a Malga Cioca. Ha accennato ad alcune migliorie (a disposizione ci sono circa 11.000 euro) da effettuare al Circinà (un muro che ha ceduto lungo la strada e alcuni altri piccoli interventi), e della possibilità di intervenire sulla frana del Credàç a S. Antonio di Mavignola, sistemandola in superficie e piantumandola con salici per assorbire l’acqua (capre permettendo). Per questo lavoro sono stati impegnati 50.000 euro. Luciano Caola ha parlato dei contratti stipulati con le guide alpine di Campiglio, con la Pro loco di Mavignola e con altri soggetti per la manutenzione dei sentieri di montagna (circa 70 km), dei 2000 quintali di faggio distribuiti agli anziani del comune, iniziativa molto apprezzata e che si ripeterà anche quest’anno (sono stati distribuiti 12/13 quintali a testa a 143 persone sopra i 75 anni di età), delle 73 domande di “part” da tagliarsi nel bosco da parte dei censiti, dei 520 mc di legname uso interno e delle nuove strade forestali o tratturi in progettazione per migliorare i pascoli di Patascoss, di Ritort e di Milegna oltre che della pista di servizio che da Gruàl porta al Doss del Sabion. Apprezzata la disponibilità a dialogare col pubblico, che ha rivolto parecchie domande ai tecnici. Si è venuto a sapere, fra le curiosità, che l’altezza della neve caduta a Madonna di Campiglio quest’inverno è stata di 7 metri e 83 cm; a Sant’Antonio di Mavignola di 4 metri e 85 cm; che gli schianti, nonostante le precipitazioni sono stati molto contenuti e che si sono registrati in basso sotto i 1200 metri; che gli animali trovati morti non sono stati molti (13 di numero tra caprioli e cervi) e che quelli monitorati sono ancora in buona salute, abbastanza forti. Si teme che nuove nevicate li blocchino a marzo, quando saranno più deboli. E’ importante che non vengano importunati dai cani. [/A_CAPO]