Pinzolo: sono tornate le rondini

di G. Caghi

Sono tornate le rondini, un avvenimento! Saranno state le undici di giovedì mattina, 2 aprile, quando sono piombate d’improvviso intorno alla chiesa di San Vigilio. Tutto un garrire, tutta una festa, un’allegria, con brevi attimi di sosta sulle pareti, uno svolazzare frenetico dalle gronde, dai vecchi nidi ritrovati sotto il tetto alle finestre della cella campanaria, per ruotare poi rapide intorno alla cuspide ed alla croce di ferro, abbandonata in fretta dal corvo che vi si era insediato a controllare il territorio sottostante, colto anche lui di sorpresa dall’arrivo improvviso dello stormo. Stupito anche un gruppo di turisti tedeschi con gli occhi alla Danza macabra. Che ha accolto con gioia quello scoppio di allegria festosa, coinvolgente, tutto un rincorrersi di voci garrule, tra picchiate e risalite velocissime, batter d’ali e cambi improvvisi di direzione…. Le rondini hanno rischiarato l’atmosfera uggiosa di una giornata grigia e trasmesso motivazioni nuove, ottimismo, voglia di vivere, di muoversi, di rinascere con la natura. Con loro, sia pur con dieci giorni di ritardo sulle date canoniche, si è fatta viva finalmente anche la primavera. Che sembrava stentare dopo le nevicate fino a metà montagna dei giorni scorsi…..Il ritmo delle stagioni continua imperterrito. E con esso la vita. Le mura millenarie del tempio, quei nidi sotto la gronda, rifatti e ripristinati di anno in anno per secoli, e sempre ritrovati da questi minuscoli esseri dopo viaggi interminabili hanno del prodigioso… fanno pensare, meditare sul senso dell’esistenza e sul nostro ruolo quaggiù. [/A_CAPO]

Rondine comune – Hirundo rustica