Quasi mille persone dal Doss a Colarin !
Se lo scorso anno l’apertura della pista Tulot aveva rappresentato il “di più” di un’offerta sciistica già considerevole e dato una svolta estremamente positiva alla stagione invernale, l’entrata in funzione degli impianti di collegamento tra Pinzolo e Madonna di Campiglio con l’aggancio alla ski area della val di Sole questa volta ha cercato di rimediare alla crisi in atto, e affidato alla storia, non solo delle stazioni turistiche locali, ma dell’intero Trentino, che ora può competere alla grande con le più invidiate località di sport invernali dell’intero arco alpino, italiane ed estere, la data di mercoledì 28 dicembre 2011.
La giornata splendida ha fatto da cornice allo spettacolo di un ambiente di incomparabile bellezza e accompagnato gli sciatori lungo chilometri e chilometri di piste che non finivano più di stupire per le loro caratteristiche, ora facili, adatte a tutti, ora impegnative, capaci di stimolare l’abilità dei più provetti amanti della velocità e del brivido. E come non bastasse “i clienti nei 15 minuti di trasferimento in cabina si sono divertiti moltissimo ad ammirare il gruppo di Brenta”, riferisce il direttore Pio Maturi Pio. “Non solo, ma ci hanno suggerito di disporre nelle cabine degli schemi con i nomi delle vette e le loro altitudini in moda da poterle individuare e godere meglio”. “Sono stato tutto il giorno sugli impianti insieme al certificatore ambientale, che è rimasto molto soddisfatto dell’impatto con la natura ma soprattutto colpito dall’entusiasmo degli ospiti”, ha soggiunto.
Il circuito ha preso il via alle 8 e 30 dalle due stazioni di Pinzolo per la valle, dal Colarìn, per gli automobilisti che potevano sistemare le auto nell’ampio parcheggio, e da Patascoss per quanti si trovano a Campiglio. I dati sono confortanti: “ben 909 persone sono passate dal Colarìn per portarsi a Pinzolo e circa 950 da Pinzolo hanno fatto il percorso inverso” informa il direttore. “Possiamo dirci contenti, anche perché in alto fa caldo e fatichiamo a tenere in ordine le piste più esposte al sole, tranne la Tulot, che, scendendo sul vago si mantiene ben innevata”. Si puo’ ben dire che in Trentino è cominciata una stagione nuova per lo sci alpino, ricca di promesse e di iniziative da porre in atto. C’è lavoro per tutti.