Strembo: Gest ci ha lasciato
Il “Gest” – tutti lo chiamavano così, e molti nemmeno sapevano fosse il suo cognome (di origine tedesca) così come pochi sapevano si chiamasse Giuseppe – ci ha lasciato, l’altra sera. Per sempre, ad appena sessant’anni. Strappato alla sua famiglia in poco tempo da uno di quei mali che non perdona ..ed a noi tutti. Lui infatti apparteneva a tutti. Era stato un personaggio “pubblico” fin da bambino, da quando a scuola animava con le sue imitazioni e le sue battute, tutte comicità genuina, spontanea e coinvolgente, le allegre serate dei “minifestival”, alle sue parti “serie” da adulto accanto a Carmelo Binelli nelle commedie del Filo’ da la Val Rendena. Per non parlare dei suoi trascorsi nella banda comunale di Pinzolo, dove tamburelli e percussioni erano il suo mondo, e quelli da batterista in orchestrine improvvisate con amici appassionati di musica (il violino di Leo Binelli, le fisarmoniche di Bepi Genetin e Clemente Ferrari….), ad allietare feste e ricorrenze. Aveva delle doti naturali straordinarie, frutto della sua grande umanità e di una sensibilità eccezionale che lo portavano ad osservare e a penetrare fin nel profondo l’anima delle persone. Sulle cui debolezze riusciva poi a far sorridere con grande bonarietà, rimanendo sempre serio, impassibile. Era questa la caratteristica che più colpiva della sua comicità. Aveva lavorato da commesso in famiglia cooperativa e spesso portava la spesa a domicilio di soci e clienti, con i quali aveva un feeling particolare, specie con gli anziani, cui amava sollevare lo spirito con una battuta o una barzelletta. Aveva sposato Loretta, una sua collega di lavoro, da cui ha avuto un figlio, e si era trasferito a Strembo. Ma appena poteva faceva un salto a Pinzolo, dove era sempre molto benvoluto, e dove vivrà nel ricordo di quanti l’hanno conosciuto ed apprezzato oltre che per la sua partecipazione attiva alla vita sociale, anche per la sua disponibilità, la sua bontà e la sua generosità.[/A_CAPO]