TERRE ALTE -Madonna di Campiglio presenta il romanzo “Corrispondenze” di Elena Baiguera Beltrami
Pro Loco Madonna di Campiglio
In collaborazione con il periodico
TERRE ALTE -Madonna di Campiglio presenta il romanzo “Corrispondenze” di Elena Baiguera Beltrami
(Gruppo Albatros ed.)
Mercoledì 5 gennaio
Ore 18.00
Sala della Cultura – Centro Rainalter
Via Pradalago, 4
Madonna di Campiglio
C’è la vita in questo romanzo e ci sono l’amore, la morte, la perdita, la separazione, la disillusione, il coraggio, la resilienza, c’è il rapporto di una giovane donna con una suocera austera, fiera custode del destino di una facoltosa famiglia di montagna che ha perso il proprio capostipite.
L’autrice di origine lombarda, ma trentina di adozione, vive in Trentino dal 1977 e lavora come giornalista free lance dal 1990, firmando reportage naturalistici e di turismo su periodici e magazine a diffusione nazionale. Appassionata a tematiche inerenti la cultura di montagna, ha realizzato interviste e servizi giornalistici nelle pagine culturali e di cronaca del quotidiano “Trentino” e attualmente del “Corriere del Trentino”, edizione locale del Corriere della Sera. Dirige il periodico “TERRE ALTE Madonna di Campiglio” e collabora con diverse testate nazionali e regionali. Gestisce inoltre la comunicazione e i rapporti con la stampa per conto di enti pubblici e associazioni private. “Corrispondenze” (Gruppo Albatros ed.) è il suo primo romanzo.
Nell’ambito degli eventi culturali curati dalla Pro Loco Madonna di Campiglio, “Corrispondenze” verrà presentato ufficialmente mercoledì 5 gennaio, alle 18, alla sala della Cultura del Centro Rainalter di Madonna di Campiglio. A condurre la conversazione a due voci sulla nuova veste in qualità di autrice di Elena B. Beltrami, Loreta Failoni presidente del Coordinamento Teatrale Trentino, anch’essa autrice trentina, impegnata nella sensibilizzazione sulle tematiche di genere.
In una notte di fine estate Francesca, la protagonista del racconto, ha un incubo, nel sonno sente una voce che ripete una sigla e vede la figura di un uomo che a stento avanza verso di lei. Seduta sul letto annota su un foglio quella sigla, la visione e la sensazione di morte provate le resteranno addosso, sulla pelle e nell’anima. Da quel brandello di carta non si staccherà̀ più̀ e per venti lunghi anni cercherà̀ di esorcizzare quel sogno, talvolta accarezzandolo e spesso rinnegando, senza poterlo dimenticare. Verità̀ inconfessate, sepolte sotto le ceneri di una generazione. Non sapremo mai se il caso, il destino, o una volontà̀ precisa hanno dato vita a corrispondenze con altre vite, altre vicende, altri vissuti, su un’altra montagna, lontano dalla terra di adozione della protagonista: le Dolomiti. A Sant’anna di Stazzema, infatti, un paesino di contadini, sopra le Alpi apuane che guardano le spiagge della Versilia, si consuma una delle più̀ feroci stragi naziste-fasciste dell’ultimo conflitto mondiale.
Quell’incubo è il fil rouge che attraversa tutta la narrazione, tra le difficoltà del vivere una montagna glamour a volte madre, ma spesso matrigna e un passato troppo remoto afono e senza perdono, che chiede con forza di venire alla luce.
Pro Loco Madonna di Campiglio