Val Genova: Lettera di Mary Masè

di G. Ciaghi

Nei giorni scorsi il quotidiano l’Adige pubblicava con grande evidenza la
lettera di un turista che si lamentava del trattamento ricevuto al rifugio
Fontanabona nel giorno in cui quella struttura aveva chiuso in segno di
protesta contro il Parco. I gestori del rifugio hanno inviato al quotidiano di
Trento la loro versione dell’accaduto, ma non hanno ancora avuto il piacere di
un riscontro o di vederla pubblicata. L’hanno passata a Campane di Pinzolo per
farla conoscere.

Riscontro la missiva apparsa il 04.08.2009 sulle pagine del quotidiano l’Adige a firma del signor Nicola Natili di Siena.

Avrei preferito (e credo sarebbe stato più corretto) che prima di pubblicare una lettera fortemente diffamatoria, oltre che lesiva  dell’immagine del Trentino, qual’è quella scritta dal signor Natili, che la redazione del quotidiano avesse avuto la sensibilità di contattarmi per sentire “l’altra campana”.

Ciò premesso, contesto integralmente quanto affermato dal signor Natili, il quale ha falsamente ricostruito i fatti verificatisi il 24.07.09.

I Clienti soggiornanti presso il rifugio Fontana Bona ed il personale rimasto all’albergo (in quanto residente altrove), che hanno assistito all’incontro con la comitiva toscana, possono confermare che né la sottoscritta, ossia la “signora agghindata in caratteristici abiti locali”, né altri hanno proferito alcuna parola offensiva al signor Natili o agli amici di quest’ultimo.

Appena la comitiva toscana è giunta al rifugio, mi sono scusata per il disagio creato dalla chiusura dell’esercizio ed ho cercato di spiegare al gruppo il motivo della protesta e le ragioni per le quali non potevo acconsentire l’accesso alla struttura.
Sennonché il signor Natili – senza nemmeno ascoltare le mie spiegazioni –  dapprima si lamentava per il mancato funzionamento del servizio navetta e poi, asserendo di avere pagato 8 euro per avere dei “servizi”, pretendeva (mi permetto di osservare: con tono arrogante) di entrare nel bar.

A fronte della mia opposizione, il signor Natili ha iniziato ad inveire nei miei confronti, proferendo parole offensive, e poi ha addirittura tentato di forzare la porta, tant’è che è dovuto intervenire un mio dipendente, che lo ha invitato gentilmente ad andarsene.

Tengo a precisare che il cartello esposto in occasione della chiusura non recitava affatto, come scritto dal signor Natili: “Chiuso per protesta. Turisti, la Valle di Genova non vi vuole”; bensì, come si evince dall’allegata fotografia, “Chiuso per protesta. Gentile Turista, l’ente parco in Val Genova non ti vuole più”.
 
Le poche parole di differenza hanno un significato profondamente diverso, in quanto il cartello esposto spiega le ragioni della protesta.

A non volere i turisti in Val Genova non sono certamente i gestori dei rifugi, che grazie ai turisti vivono, bensì l’Ente Parco, il quale senza alcuna giustificazione continua ad aumentare il ticket di accesso, che in pochi anni (e nonostante la crisi) è passato da 3 euro ad 8 euro.

Io, come altri gestori, ritengo profondamente ingiusto che si debba pagare 8 euro per accedere alla Val Genova, soprattutto per coloro (e sono molti) che trascorrano l’estate in Val Rendena ed accedono più volte alla Val Genova per venire a pranzo presso il mio ristorante.

Molti, moltissimi Clienti si lamentano per il ticket e non capiscono per quale motivo debbano pagare 8 euro per venire a pranzo al Fontana Bona, mentre nulla è dovuto per accedere alle altre valli.

Infine, vorrei ricordare al signor Natili che da oltre trent’anni, dal lontano 1979, la mia famiglia gestisce con amore e devozione il Rifugio Fontana Bona e la nostra professionalità è testimoniata da centinaia di Clienti abituali che ci riempiono di complimenti, oltre che garantirci un reddito. Dalla mia bocca e da quella dei miei famigliari mai sono uscite e mai usciranno frasi come: “Smammate, non sappiamo che farcene di voi” o “Non vogliamo turisti … l’avete capito o no?”.

Non ritengo, pertanto, di dovere presentare le scuse al signor Natili, come suggerito dal giornalista del quotidiano l’Adige, mentre sto valutando con il mio legale se tutelarmi nelle competenti sedi a fronte delle tanto gravi quanto false accuse che mi sono state mosse dal signor Natili.

Cordiali saluti.

Pinzolo, il 04 agosto 2009

Mary Masè

Rifugio Fontana Bona chiuso per protesta contro il Parco